Debito pubblico italiano: è record

Il debito pubblico è il cumulo dei prestiti che lo Stato e gli altri enti del settore pubblico contraggono per coprire il deficit del bilancio pubblico. Questo deficit di bilancio viene colmato tramite l’emissioni di titoli di Stato che sono venduti ai risparmiatori privati e alle banche con la promessa di restituire il capitale e gli interessi maturati a una determinata scadenza.

Nel più assoluto silenzio dei media, il debito pubblico italiano a fine settembre ha raggiunto quota1.995,14 miliardi di euro, a un soffio dalla soglia psicologica dei 2.000 miliardi, facendo registrare il massimo storico. E’ quanto emerge dai dati pubblicati dalla Banca d’Italia nell’ultimo mensile del 13 novembre scorso.

Non dobbiamo dimenticare che è proprio il debito pubblico all’origine dei guai del nostro Paese. Monti aveva annunciato che la priorità del suo governo sarebbe stata quella di aggredire questo debito pubblico. In realtà, si sono viste tante nuove tasse, nessuna dismissione e la velocità di crescita del debito s’è addirittura moltiplicata. Da quando Monti è in carica infatti il debito pubblico italiano è aumentato di 80,75 miliardi (252,34 milioni al giorno) mentre nell’anno anteriore al governo Monti il debito era cresciuto di 44,52 miliardi (121,97 milioni al giorno).

Anche la Commissione Europea ha recentemente lanciato un allarme e segnala un netto aggravamento delle previsioni sul debito italiano ed Ignazio Visco, governatore di Bankitalia, sostiene che i tagli non sono sufficienti: servono crescita e lotta all’evasione. Le sue parole:

“Le spese pubbliche vanno certamente contenute, ma il pieno riequilibrio dei conti pubblici richiede anche di agire dal lato delle entrate: certo con la lotta all’evasione, ma anche e soprattutto con la crescita economica”.

YB

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